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Il giallo di Martina

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Note di regia:

Titolo: “Il giallo di Martina"

Uno spettacolo di Teatro dei Bottoni e Acchiappasogni Teatro

con: Melissa Conigli, Romina Marfoglia

testo: Romina Marfoglia

musica dal vivo: Paola Prinzivalli

tecnica: Flavio Urbinati

Note:

Una piccola biblioteca bizzarra che tra libri e scaffali nasconde anche una musicista! Una bibliotecaria pasticciona e stralunata, una frequentatrice assidua della biblioteca locale, misteriosa e taciturna, Martina, che veste di giallo e legge libri e libri; Martina adora la biblioteca, le piacciono gli scaffali con i libri in ordine, la bibliotecaria che compila le schede di prestito, il leggero odore di polvere che viene dalle enciclopedie, la routine di questa piccola oasi frequentata sempre dagli stessi avventori. Ma da qualche tempo la biblioteca cela un mistero: qualcuno cancella i brutti finali dai libri e dalle fiabe, sostituendoli con happy - ending zuccherosi. Chi sarà? E soprattutto perché? Solo con l'aiuto dei giovani investigatori tra il pubblico riusciremo a risolvere questo giallo!

Lo spettacolo, una drammaturgia originale della compagnia, si basa sull’assioma che libri e storie siano avventure incredibili, giochi che si possono fare in gruppo o da soli, luoghi del possibile, per poi inventare da se, o copiare o cambiare; anche per questo chiama in causa, come protagonisti di questa narrazione, i giovani spettatori, che devono proporre la loro soluzione a questo strano giallo, definire colpevole, movente, modus operandi, come dei veri investigatori! E se si sbaglia? Impossibile! Non ci sono sbagli, solo principi di nuove storie.

Le storie di Leo

Trama: lo spettacolo si apre con due restauratrici di opere d’arte che invitano il pubblico a scoprire le opere del grande maestro Leonardo da Vinci percorrendo insieme un viaggio “supersonico” ironico e a tratti fantasioso nella Firenze del 1500. Come per magia il pubblico si ritrova nella cucina di Leonardo da Vinci, in compagnia di Monna Fiorenza e Monna Angelina, balia del grande artista la prima e sorella del suo aiutante di Bottega, Gian Giacomo Caprotti, la seconda. Le due si ritrovano a discutere vigorosamente su chi sia il migliore tra i due artisti e, nel farlo, svelano al pubblico alcuni dettagli della vita del pittore e inventore toscano, di cui nel 2019 si celebra il cinquecentenario dalla morte, avvenuta il 2 maggio 1519. Lo spettacolo utilizza la tecnica del teatro d’attore e del teatro di figura; nello spazio scenico verranno posizionate stampe delle opere d’arte di Leonardo. Con: Romina Marfoglia, Melissa Conigli testo: Romina Marfoglia. ​

Teatro e performance

Balance: in equilibrio su una parola straniera

"Rimanere in equilibrio, contrastando venti avversi, con i piedi infilati dentro parole che franano, e nonostante tutto aggrapparsi, con ostinazione, ad un gesto d'amore." Il lavoro prende l’avvio dal tema del viaggio. Spostarsi, abbandonare la propria casa, alla ricerca di un metro quadro di nuova terra da occupare; sfidare la sorte, sfidare se stessi, sfidare i nemici, per costruire una nuova casa. Ogni uomo è nomade e desidera fermarsi. La nostra riflessione si fonda su questa dicotomia, sulla forza necessaria a sostenere questo movimento perpetuo e necessario abbandonando la divisione spaziale tra platea e palco, tra spettatore ed attore. Per la messa in scena si predilige uno spazio non teatrale.

Io non sono come te

Con: Paola Prinzivalli – suoni/ loop/ melodie Romina Marfoglia - attrice Drammaturgia e regia: Romina Marfoglia Luci/ Immagini/ mapping/ scenografia: Flavio Urbinati   Io sono come mia madre. Se mi osservo allo specchio riconosco i suoi zigomi, l’ovale; mi accorgo di avere lo stesso modo di gesticolare quando parlo. Parlo come lei, vivo le sue regole, ho i suoi pensieri. Eppure per molti anni è stata un personaggio secondario, la disegno a fondo scena, immobile ad osservare mentre con tutte le mie forze mi lancio a terra a sbattere faccia muscoli organi interni contro conoscenza, amori amici. Oggi sono come lei. Lei è il mio specchio, mi riflette, lei è la mia predestinazione. Lei ora è vecchia. Lo è diventata inaspettatamente, un giorno. Io somiglio a lei quando aveva la mia età. Lei somiglia a me da vecchia. Senza via di fuga.

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